Giro delle Fiandre 2021, Kasper Asgreen sconfigge Mathieu Van der Poel nella volata a due!

Successo da grande campione per Kasper Asgreen al Giro delle Fiandre 2021. Il corridore della Deceuninck-Quick-Step ha conquistato la classica belga, sua prima monumento in carriera, battendo Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) nella volata a due con cui si è decisa la corsa, dopo l’attacco decisivo sferrato nell’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont. Sul podio di giornata anche Greg Van Avermaet (Ag2r Citroën), che ha allungato con Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) sul gruppetto inseguitori all’interno degli ultimi tre chilometri. Completa la top five Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation), che ha regolato il drappello con gli altri favoriti. Solo sesto quindi Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che era riuscito a far parte dell’azione a tre decisiva, partita dopo il Kruisberg, ma ha poi perso contatto sul penultimo muro.

Molti gli attacchi sin dal chilometro zero per tentare di portar via la fuga di giornata, ma ne bastano sette affinché Stefan Bissegger (EF Education-Nippo) riesca ad avvantaggiarsi, venendo raggiunto poco dopo da Mathias Norsgaard Jorgensen (Movistar), Jelle Wallays (Cofidis), Mathijs Paasschens (Bingoal-WB) e Fabio Van Den Bossche (Sport Vlaanderen-Baloise), mentre altri inseguitori vengono ripresi dal plotone. Questi cinque riescono subito a prendere circa 45″ secondi di vantaggio, ma da dietro altre squadre provano a mettere loro uomini in fuga, con soprattutto la Astana-Premier Tech ad essere attiva in tal senso. È proprio in questo frangente che avviene un litigio tra Otto Vergaerde (Alpecin-Fenix) e Yevgeny Fedorov (Astana-Premier Tech), entrambi successivamente squalificati per delle scorrettezze reciproche. A questo punto riescono ad allungare Nico Denz (Team DSM) e Hugo Houle (Astana-Premier Tech), che dopo un lungo inseguimento riescono a rientrare sui primi, rialzatisi brevemente per aspettarli. Nel frattempo, il gruppo procede a bassa andatura, tirato dal solo Edoardo Affini (Jumbo-Visma), e il vantaggio dei sette uomini al comando sale velocemente, superando i sei minuti dopo una trentina di chilometri percorsi.

Dopo la prima ora di corsa fatta ai 47,5 di media il vantaggio dei fuggitivi arriva a toccare i 7’20′”. Con il passare dei chilometri, i corridori di testa superano velocemente lo sbarramento dei 10 minuti di vantaggio, con il gruppo, guidato sempre in tranquillità da Affini, che non sembra intenzionato ad inseguire con decisione. Nel corso del tratto successivo i fuggitivi guadagnano ancora terreno, arrivando a sfiorare i 13 minuti di margine in vista del primo tratto di pavé, quello di Lippenhovenstraat. A questo punto il gruppo, trainato sempre da Affini, aiutato dai BORA-hansgrohe, ritorna a recuperare lentamente terreno. Successivamente, in vista del passaggio sul pavé del gruppo, si mette in testa a tirare anche la Deceuninck-Quick-Step per tenere davanti i propri capitani. Con il gruppo che ha aumentato nettamente l’andatura, si arriva così al primo passaggio dall’Oude Kwaremont, passato il quale il ritardo del plotone torna sotto i dieci minuti.

Nel tratto seguente, dove vengono affrontati diversi muri in successione, il margine dei sette uomini al comando continua a diminuire, tanto che a 100 chilometri dall’arrivo è di poco meno di sette minuti. Con alcuni corridori della Deceuninck-QuickStep che tentano di movimentare la gara da lontano, il gruppo si allunga e recupera ulteriori minuti, portandosi in breve tempo a 3’30” dalla fuga. In questa fase, per un breve tratto, erano anche riusciti a sganciarsi una decina di corridori: si trattava di Davide Ballerini (Deceuninck-QuickStep), Edvald Boasson Hagen (Total Direct Energie), Bryan Coquard (B&B Hotels p/b KTM), Kévin Geniets (Groupama-FDJ), Joris Nieuwenhuis (Team DSM), Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), Luke Rowe (Ineos Grenadiers), Edward Theuns (Trek-Segafredo), Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma) e Boy van Poppel (Intermarché-Wanty-Gobert), tutti però ripresi in fretta.

Passato anche il decimo muro di giornata, il Berg Ten Houte, il vantaggio della testa della gara scende sotto i tre minuti. Poco dopo, a 65 chilometri dalla conclusione, avviene una grossa caduta in gruppo, che causa una frattura nel plotone: tra i tanti corridori attardati si segnalano Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen (Deceuninck-QuickStep) e Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), che comunque riescono a rientrare prima del secondo passaggio sull’Oude Kwaremont. Proprio in questo passaggio Bissegger stacca gli altri fuggitivi, destinati a essere ripresi e staccati del gruppo. Dietro invece Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) dà una prima accelerata, venendo seguito dal solo Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick-Step). Sull’impulso di Wout Van Aert (Jumbo-Visma) rientrano tuttavia anche gli altri favoriti su questo gruppo inseguitori. La situazione si ripete sul successivo passaggio sul Paterberg, in cui Bissegger scollina con un vantaggio di una ventina di secondi.

Sul Koppenberg Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) prova un allungo, rientrando presto su Bissegger. Si forma poi un gruppetto di nove uomini al comando, con tutti i principali favoriti. Da questo si sgancia Marco Haller (Bahrain-Victorious), che attacca da solo. Sul Taaiernberg Asgreen forza il ritmo, portandosi dietro Van der Poel, Van Aert, Dylan Teuns (Bahrain-Victorious) e Alaphilippe. Questi cinque rientrano sul battistrada, formando un interessante sestetto. Il gruppo inseguitori, composto da una decina di uomini, li tiene a tiro a una decina di secondi: sul Kruisberg dunque si muove Anthony Turgis (Total Direct Energie), che riesce a riportarsi sulla testa. Appena dopo lo scollinamento, Haller prova ad allungare, venendo seguito da Turgis.

Ripresi i due, parte in contropiede Asgreen. Sul campione danese si riportano subito Van der Poel e Van Aert, mentre gli altri non si muovono. Il terzetto, in cui il corridore della Deceuninck-Quick-Step non collabora, guadagna presto terreno, mentre gli altri quattro vengono ripresi dagli altri inseguitori, in un gruppo composto da Alaphilippe e Florian Sénéchal (Deceuninck-Quick-Step), Tiesj Benoot (DSM), Haller e Teuns, Christophe Laporte (Cofidis), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Thomas Pidcock e Dylan van Baarle (Ineos-Grenadiers), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Matteo Trentin (Uae Team-Emirates), tagliato fuori da una foratura, Turgis, Greg Van Avermaet (Ag2r Citroën), Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation), Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix) e Tim Wellens (Lotto Soudal).

Nell’ultimo, decisivo passaggio sul Kwaremont Van der Poel piazza la sua accelerazione, mandando in difficoltà Van Aert. Asgreen non risponde subito ma rientra nel tratto asfaltato, collaborando con il neerlandese per staccare il belga, il quale addirittura procede a zigzag nel tratto più duro del Paterberg, confermando il momento di difficoltà. La coppia al comando va di comune accordo e acquisisce mezzo minuto di margine sugli inseguitori, che nel frattempo riassorbono Van Aert. Nel finale salta l’accordo tra gli uomini dietro, mentre Van der Poel affronta lo sprint in prima posizione. Asgreen parte a duecento metri dall’arrivo e all’inizio il neerlandese sembra in grado di resistere alla progressione del rivale, ma a 75 metri dal traguardo il danese passa e il campione in carica esaurisce la propria azione. Dietro Van Avermaet allunga con Stuyven e lo batte in volata, assicurandosi il podio, mentre Vanmarcke ha la meglio su Van Aert e gli altri inseguitori.

Risultato Giro delle Fiandre 2021

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